| | La II esperienza dei Pit-stop residenziali | |
| | Autore | Messaggio |
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nicola
Numero di messaggi : 38 Età : 38 Localizzazione : Castellammare di Stabia Data d'iscrizione : 06.01.08
| Titolo: La II esperienza dei Pit-stop residenziali Gio 14 Gen 2010, 15:21 | |
| E’ con immensa gioia che vi scrivo la mia testimonianza al riguardo dei pit stop residenziali che per la seconda volta si sono tenuti alla madonna della libera dal 1 al 6 gennaio E’ stato bello poter Ripartecipare,dato che la scorsa volta mi dovetti assentare per due giorni perché ero influenzato. La casa tabor era tutta addobbata per le feste natalizie,avevamo il nostro albero di natale e il nostro presepe,e in più nella casa si sentiva quell’aria di natale,si respirava la gioia e la serenità. Rispetto alla prima volta eravamo 13 viandanti anziché 20,ma questo non ha influito molto,anzi è stato ancor più bello,perché essendo pochi ci siamo conosciuti ancor più. Il tempo di questa esperienza era:”Ri..prenditi il tempo” quel tempo che a volte sprechiamo per tante cose inutili,oppure quel tempo che pensiamo possa essere infinito per fare qualsiasi cosa,senza accorgerci che il tempo a volte ci sfugge. Per tutti i viandanti che ancora non hanno vissuto questa esperienza,vi invito a partecipare ai prossimi pit stop,vi invito a scoprire la gioia che si prova a condividere tutto con i viandanti che vi partecipano,vi invito a scoprire i momenti che si creano,tra risate preparazioni di piatti succulenti e incontri che rendono ancor più importante l’esperienza. Ora invito tutti coloro che hanno partecipato a questa 2° esperienza a lasciare anche loro una testimonianza. Saluti a tutti nik | |
| | | Antonio
Numero di messaggi : 48 Età : 36 Localizzazione : Castellammare di stabia Data d'iscrizione : 14.12.07
| | | | Ursuletta
Numero di messaggi : 30 Età : 36 Localizzazione : C/mare di stabia Data d'iscrizione : 08.01.08
| Titolo: Re: La II esperienza dei Pit-stop residenziali Mar 19 Gen 2010, 18:04 | |
| Ciao viandanti cari, anche per me è stata la prima esperienza dei pit-stop residenziali, anche se il mio desiderio di parteciparvi già era presente da tempo, però poi tante furono le ansie e le preoccupazioni inutili che mi hanno scoraggiato a partecipare ai pit-stop precedenti. Invece quando mi sono ritrovata a vivere questa esperienza dal 1-6 gennaio 2010, tutte quelle preoccupazioni di non riuscire a continuare la vita di sempre, scomparvero fin da subito. Credetemi, mi sono sono trovata subito a mio agio, mi sono sentita in famiglia, non mi mancava praticamente nulla rispetto alla mia casa e alla famiglia anzi... ero circondata da viandanti che si preoccupavano di me, che mi chiedavano sempre " Ursuletta hai studiato"?, che cosa bella eh... Oggi può sembrare banale, ma per me non lo è, ho avuto la conferma di quanto valga pena vivere quest'esperienza, pur non abbondanando i doveri a cui ognuno di noi è chiamato svolgere ogni giorno. Vi posso dare la mia esperienza, oggi ho sostenuto brillantemente uno dei miei ultimi esami, che ho studiato anche quando stavo li nella casa tabor dove ho avuto tutto il tempo per studiare, vi dico per questo per dire che chi vive questa esperienza non abbondona e nè trascura quello che faceva sempre. Vi dico questo perchè?? Perchè vale la pena di vivere questa esperienza che non è attenzione un ritiro o un campo scuola, ma è una cosa ben diversa. L'esperienza dei pit-stop significa fondamentalmente condividere insieme agli altri viandanti la stessa casa, condividere la quotidianetà, condividere la propria vita insieme agli altri fratelli. Un consiglio che voglio dare agli altri viandanti che non hanno ancora vissuto quest'esperienza, è di viverla perchè in quanto parte di una Comunità è importante che ognuno possa credere nella Comunità, possa avere fiducia nelle proposte che ci vengono affidate, in modo tale che ognuno di noi possa contribuire alla realizzazione del nostro sogno... la Casa Tabor.
vi abbraccio grazie a tutti Ursuletta | |
| | | Anna Admin
Numero di messaggi : 101 Età : 43 Localizzazione : Castellammare di Stabia Data d'iscrizione : 30.11.07
| Titolo: Re: La II esperienza dei Pit-stop residenziali Mar 19 Gen 2010, 18:21 | |
| Anche io, come Nicola, penso che questa esperienza sia stata molto più bella, più ricca, ma soprattutto più intima della precedente, non solo perchè eravamo numericamente in meno, ma anche perchè tra quelli che c'erano si è creato quel non so che di speciale, che ha reso questa esperienza molto significativa. L'atmosfera natalizia ha giocato un ruolo importante certo (la casa addobbata a festa, quel clima caldo ed accogliente che si contrapponeva al freddo secco e piovoso dell’esterno…), ma di certo anche i viandanti che vi hanno preso parte hanno contribuito a dare vita a quel mix di serenità, profondità, tranquillità, tipico della ferialità, difficile da spiegare, che mi sopraggiunge nel cuore tornando con la mente a quei giorni. In particolare ricordo la preparazione del pranzo e della cena, che come accade spesso in molte famiglie, era un momento di frenesia e divertimento (...vero Antonio? ), le giocate a tombola o a Risiko, la preghiera del mattino e della sera, l’incontro con gli ospiti che venivano a trovarci, ma anche i momenti di condivisione che abbiamo vissuto la sera, una volta addirittura al buio, che ci hanno permesso di aprirci gli uni con gli altri e condividere aspetti anche molto profondi delle nostre vite, cosa che difficilmente accade durante i nostri incontri di Comunità, visto che siamo tanti (per grazia di Dio aggiungo!). Ci sarebbe tanto altro ancora da dire, ma come ha suggerito anche Antonio, è molto difficile farlo, probabilmente perché i Pit-Stop vanno vissuti e non raccontati, proprio come tanti aspetti della nostra vita, per esempio i nostri stessi affetti e momenti della quotidianità, i quali sono belli e unici non perché siano straordinari o stravolgenti, ma perché sono vissuti nella ferialità, giorno per giorno. Un campo scuola, infatti, ti avvolge in un’atmosfera di profonda riflessione e di preghiera staccata dal mondo reale, così come una semplice vacanza ti porta a vivere in un analogo clima surreale, perché annulla la tua vita abitudinaria, i tuoi impegni di lavoro e di studio per il riposo e il divertimento…i Pit-stop, invece, ti fanno vivere una dimensione che si avvicina molto a quella reale, seppur non lo sia del tutto, e questo mi ha fatto pensare seriamente a quanto sarebbe bello poter vivere, un giorno, in una casa tutta nostra, una dimensione di vita comunitaria, in cui ognuno sarebbe il supporto dell’altro, in cui potremmo essere punto di riferimento per tanti viandanti esterni e sperimentare davvero quello che hanno vissuto le prime comunità cristiane..... Che tutto questo non sia solo un sogno?
Ultima modifica di Anna il Mer 20 Gen 2010, 16:41 - modificato 1 volta. | |
| | | paoletta
Numero di messaggi : 83 Età : 37 Data d'iscrizione : 14.12.07
| Titolo: Re: La II esperienza dei Pit-stop residenziali Mer 20 Gen 2010, 15:30 | |
| Carissima Anna, ... penso di no... anzi, lo spero con tutto il cuore! il sogno della comunità è già presente in mezzo a noi, perchè i mattoni di quella casa tanto desiderata siamo noi... mattoni che respirano e camminano e soprattutto amano. quando mi sono arrivate, graditissime, le chiamate di alcuni di voi, non potevo fare a meno di andare con la mente agli angoli di "casa nostra ", quando, durante la prima esperienza, abbiamo gettato il seme che noto, con stupore e gratitudine verso Dio, sta crescendo a vista d'occhio!
cos'altro dire: sono felice che si aggiungano tasselli... ma sono molto curiosa di scoprire come sarà il disegno, una volta completato!
Mettiamo tutto nelle mani di Dio e attendiamo: di strada ce n'è ancora tanta...
grazie a tutti coloro che lasciano la loro testimonianza sugli ultimi pit-stop! è un po' come rivivere le sensazioni che porto nel cuore... | |
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| Titolo: Re: La II esperienza dei Pit-stop residenziali | |
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