L'esperienza del ritiro estivo a Castelsardo

Cari/e,
io comincerei... dalla fine!
La sera che ha preceduto la partenza ci siamo ritrovati tutti in spiaggia, non x un bagno di notte, non x immergerci nell'incantevole mare sardo, ma x immergerci nella sconfinata immensità dell'Amore!
Come avete potuto ammirare nella foto, c'è stata la presenza di Gesù Eucarestia tra noi.
Attenta la "scenografia", ispirata la meditazione, delicata la musica di sottofondo, per non parlare della voce del mare e la giusta luce delle stelle; splendida cornice, ma al di sopra di tutto e tutti, c'era LUI, CRISTO!
Quando sono andata ad ungermi con l'olio profumato non riuscivo a distogliere lo sguardo da Lui, il cuore ha cominciato a pulsare forte, con un'impennata tachicardica; non so come spiegare: forte attrazione mista a leggera trepidazione! E poi ho percepito il mio viso distendersi in un sorriso rasserenato; sarei rimasta ancora lì, ma non volevo sottrarre tempo agli altri e nella mia anima è affiorato spontaneamente (ve lo rivelo solo ora!) un: " ...beh, io TI credo!"

Tante sono le emozioni provate nel ritiro di Castelsardo; alcune di carattere strettamente personale, altre altrettanto forti da condividere con voi. Vi riconduco alla prima serata, quando don Fabio ci invitò a lasciare l'impronta del nostro piede e quindi della nostra persona sotto la croce, io e anche Cristina lasciammo l'impronta della mano, vi giuro che non è stata solo questione di comodità e nemmeno quella di apparire originale, nella mia testa e soprattutto nel mio cuore risuonavano le bellissime parole di don Fabio che alla fine erano anche un augurio: IO VI AUGURO" ALMENO" DI AFFERRARE LA MANO DI DIO! Io spero non solo di afferrarla quella mano, ma di tenermela ben stretta per stringere legami autentici con tutti i miei cari e con i nostri fratelli.
(the queen) Hi! Hi! Hi! Chi ha orecchi per intendere, intenda!

per poter parlare dell'esperienza avuta con un ritiro,io ho bisogno di metabolizzare le esperienze fatte ed i volti incontrati. Così di primo achito non posso che confermare la bellezza dello stare insieme e della condivisione.il gruppetto di persone che mi sono state compagne di viaggio a Castelsardo ,è molto eterogeneo per età,per lavoro, per interessi, per modo di sentire,ed è proprio in questa diversità ,chein genere crea disturbo,che ho trovato arricchimento per il mio cuore .Spesso infatti vogliamo arrivare a Dio senza passare per il nostro prossimo,e questo ci da una fede sterile,fine a se stessa.In questo momento il mio "IO CI CREDO" è più forte che mai e sento ancora sulle mie mani l'odore dell'olio con cui abbiamo voluto stigmatizzare la nostra fede e trasmetterla ad altri.Ci sarebbero tante altre cose da dire ma ne lascio il piacere ad altri.

ED IO CI CREDO…chissà quante volte me lo sono detto,chissà in quante situazioni e in quanti ambiti ho ripetuto queste parole,ma il 31 luglio è stata la volta in cui ho esclamato queste parole con il cuore colmo di gioia,con la consapevolezza di ciò che stavo dicendo.
Da quella notte non faccio altro che pensare a quel momento,a ciò che ho visto,a ciò che pensavo,ma soprattutto a ciò che ho provato. Penso che chi era con me quella sera sa esattamente a cosa mi riferisco,perché guardando i loro volti rivedevo me stesso,ovvero tanti cuori in sintonia che dicono il loro Si a Dio.
Ogni ritiro ti lascia nel cuore tanti ricordi,tante lacrime,tante speranze,ma non so perché questo ritiro mi ha segnato più degli altri.
Non avrei mai pensato che il tema sarebbe stato la “fede”,eppure ci speravo con tutto il cuore.
Le catechesi,i momenti di preghiera,i segni,ma soprattutto i passi che insieme abbiamo fatto per lasciare le nostre impronte,così come sono disegnate sulle nostre magliette
Ognuno di noi in quei giorni ha scoperto un volto nuovo della fede,un pregio in più nel viandante che ci era più vicino,ma cosa ancora più importante ognuno di noi ha scoperto che Dio ci ama,lui posa gli occhi su di noi,ha fiducia in noi,come solo un padre buono sa fare,e noi non possiamo fare altro che credergli e contraccambiare quel grande amore.
Il ritiro di Castelsardo però non è stato solo conoscenza di Dio e preghiera,ricordo le giornate a mare,i gavettoni,gli scherzi,la caccia alle meduse,insomma ci siamo anche divertiti.
Un pensiero va anche a quelle persone che ho conosciuto,e altre invece che già conoscevo ma che ho riscoperto,non immaginate quanto siete stati importanti per me e quanto lo sarete sempre!!!
Voglio dire grazie al laboratorio della carità e a donfi perchè come sempre siete stati eccezionali,ci avete regalato momenti fantastici (come non menzionare anche la serata in cui abbiamo ballato e giocato con la collaborazione di Dj Erni e il vocalist Donfi),e momenti di intensa preghiera. Personalmente ogni volta che penso a voi L.D.C. e a Donfi penso alle parole di Madre Teresa di Calcutta:”noi siamo strumento nelle mani di Dio,ovvero una matita nelle sue mani ”,e grazie a voi che Dio sta scrivendo pagine indelebili nel mio cuore,e nel cuore di tutti i viandanti.

Ben ritrovati, scrivo anch'io anche se un pò in ritardo...le mie vacanze si sono protratte un bel pò quest'anno!

Vi voglio parlare del mio mezzo piedino piatto, lasciato come orma, per dire che anch'io seguo Gesù.
C'erano tante impronte di piedi ben fatti, impronte decise, piene, alcune anche un pò sbavate, prima della mia.
Io lascio come orma solo la parte anteriore del piede, del calcagno non c'era traccia! Subito d'istinto ho pensato che non avevo premuto a terra con sufficiente pressione, poi, nel guardarmi il piede, ho scoperto che non l'avevo affatto intinto!
lì per lì ci sono rimasta un pò male, , più che altro con me stessa, quell'impronta di piede "a metà" che testimonianza era?
Poi ho iniziato a riflettere, riguardando non al dato contingente, ma alla mia storia personale, io odio sporcarmi, questo fin da bambina, intingermi di colore, impasticciarmi le mani, strano ma è così, e mettere il mio mezzo piede in quella bacinella piena di colore per me è stato già un grande sforzo! quella mia impronta a metà, allora è diventata la mia stessa soddisfazione, soddisfazione per aver ottenuto comunque un primo risultato, sicuramente imperfetto, ancora lontano da quelle belle orme lasciate da altri, ma comunque una traccia del mio sforzo nel procedere, nel seguire Gesù. Su questo riflettevo, sulle mie fragilità, sui miei limiti, e su quanta pazienza e quanta buona volontà si deve avere con se stessi per migliorare un pò, affidandosi al sostegno fedele di Gesù.