Cara Veripa,
hai proprio ragione.
Ma credo che chi entra in Chiesa non ha la consapevolzza di essere davanti a Nostro Signore Gesù Cristo, Vivo, lì nel tabernacolo. Perciò c'è tanta superficialità negli atteggiamenti, figuriamoci al momento della Consacrazione.
Sai io questa consapevolezza ce l'ho veramente da poco, eppure sono una che in Chiesa c'è entrata tante volte! Sicuramente non sono mai entrata con uno stereo a palla o con una minigonna estrema, perchè, come tu dici, il catechismo ci ha insegnato che nella casa di Dio si deve mantenere un certo ritegno.
Ma io penso che qui si richieda qualcosa in più di un semplice atteggiamento dovuto ad una buona educazione, o a delle norme che vengono insegnate al catechismo, qui urla l'esigenza di chi in Chiesa entra e si inginocchia non perchè te l'ha insegnato la catechista ma perchè sai che lì, davanti a te c'è DIO!!!
Ultimamente riflettevo proprio su questo. Di come sia cambiato il mio atteggiamento quando sto in Chiesa. Immagino tutti noi lì, a volte neppure seduti ai banchi, a volte a salutare l'amico che si conosce e Gesù lì dal Tabernacolo insieme a noi che ci guarda, bello da un lato, paralizzante dall'altro se credi veramente che rinchiuso in quella piccola nicchia ci sia il tuo Dio, Colui che ha creato i Cieli e la Terra, Colui che ha compassione di noi poveri peccatori, Colui che passa e guarisce le ferite, Colui che zittisce i demoni, Colui che ci dà la vita, quella vera!
E' questa consapevolezza secondo me che fa mutare atteggiamento, è questa consapevolezza, che ad un certo punto ti impone di comportarti in un certo modo, perchè diversamente non riesci più, non riesci più a tenere il cellulare acceso perchè difronte a Dio tutto passa in second'ordine, non riesci più a gironzolare nella Chiesa come la turista che visita gli scavi di Pompei, perchè lì c'è Dio! Ma questa consapevolezza è frutto di tanta Grazia.
Ultimamente abbiamo riflettuto sull' incontro dei discepoli di Emmaus con Gesù. Gesù si avvicina e non lo riconoscono. Io tante volte sono entrata nella sua casa e non l'ho riconosciuto. Non l'ho visto. Eppure lo sapevo che era lì, nel Tabernacolo e non lo vedevo...
Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di riflettere meglio su questo aspetto della mia vita...
Spero che Gesù ci apra sempre gli occhi e ci doni la vista per accorgerci della Sua presenza, del Suo costante Amore per noi, della sua Misericordia.
Ti abbraccio
Daniela