Amami come sei

....Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all' amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi.

Amami come sei.

In ogni istante e in qualunque situazione tu sia , nel fervore o nell' aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami...come sei...Voglio l' amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.

Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte: voglio che tu faccia anche l' azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia...

Non ti preoccupare di non possedere virtù; ti darò le mie. Quando dovrai soffrire , ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare...

Ma ricordati...amami come sei...

Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all' amore, non mi ameresti mai...Va...


( da Parole di Gesù all' anima )


Forse le conoscete già queste parole ma sono quelle che hanno riacceso la scintilla nel mio cuore, ci tenevo a condividerle con voi...

Caro Simone, grazie per questo tuo intervento...
Sai, io ho cominciato ad riavvicinarmi al Buon Dio almeno quattro anni fa...Nel culmine della mia sofferenza morale e spirituale sono state queste parole di Gesù ad incoraggiarmi a non mollare, a confortarmi, a rialzarmi… "amami come sei…non ti permetto di non amarmi”.
Questa frase mi fa impazzire, perché mi dà il senso di un Gesù passionale, che non si arrende di fronte alle nostre colpe, ma che ci vuole ardentemente, così come siamo!!!
E non ci mette neppure fretta, non ti dice “amami, muovt fa ampress”, che a Napoli significa “amami, muoviti, fai presto”. No! Lui ci dice: “certo, col tempo voglio trasformarti, ma per ora ti amo così come sei…” e promette pure di cambiarci, di illuminarci, di purificarci…Insomma noi iniziamo a fare il primo passo, poi tutto il resto lo compie Lui…
E vedi, di fronte a simile affermazione smetti anche di chiederti il perché di tutto….
Io sono laureata in matematica, pertanto i miei studi mi hanno, oserei dire “addestrata”, a capire. Io volevo applicare questa forma mentis a tutto, ma di fronte a delle cose che ti accadono nella vita, di fronte al mistero di Dio, ogni ragionamento umano è un inutile sforzo di comprensione…
Ho iniziato a capire, quando Don Fabio mi ha suggerito di non chiedermi più il perché di tutto ciò che non comprendo, ho cominciato a capire quando mi sono scoperta troppo superba nel tentar a forza di ragionamenti di spiegarmi questo o quello….ho cominciato a capire quando mi sono data una calmata e ho guardato all’Umiltà della Madonna, che obbediva a Dio, all’umiltà di Gesù, Vero Dio e Vero Uomo che obbediva al Padre…ho cominciato a capire quando ho smesso di cercare soluzioni umane e umilmente ho detto a me stessa “posso solo pregare…”
Ti dico l’ultima, qualche volta ho avuto la sensazione che la mia preghiera fosse inutile, a volte purtroppo vengono questi pensieri di scoraggiamento, ma non voglio ragionarci su, la Madonna ci ha chiesto di pregare e allora cerco di obbedirLe amorevolmente e basta!
Ti chiederai: Ma che cosa hai capito? Beh tante piccole cose, che per altri possono essere insignificanti, ma per me sono stati segni che mi hanno aiutata in tanti momenti difficili, ma la cosa più importante di tutte che ho compreso è che è superbia cercare di capire ogni cosa…ci vuole umiltà, tanta umiltà, e pazienza tanta pazienza…poi Dio dispone tempi e modi…
Ovviamente sono una viandante perciò so che da brutto anatroccolo a cigno ce ne vuole, ma non mi preoccupo più di tanto, perchè c’è Lui, Gesù che ci sostiene!!!
Un abbraccio

Ciao Daniela grazie per aver condiviso con me la tua esperienza , ho letto con attenzione ogni passaggio. Per me è stato lo stesso , ho trovato in un mio vecchio libro quella preghiera in cui Gesù ci esorta ad amarlo come siamo. Anzi , oserei dire che in quel momento stava parlando alla mia anima ed era me che esortava. Non ho mai avuto un rapporto di preghiera profonda con Gesù anzi, se devo essere sincero fino in fondo, ero convinto che non mi ascoltasse. Ero arrabbiato con lui dopo la morte di mio cugino , l ho sfidato persino, dicendogli che se mi avesse strappato ancora qualcuno di caro mi sarei vendicato causando tanto male al mio prossimo da meritarmi il primo posto negli inferi.. Lo so, sembrano le parole di un folle ma per molto tempo il dolore per la perdita di Luca è stato insopportabile.. Ma più del dolore per la perdita non mi dava pace l' assurdità della sua morte... Esistono persone , anzi direi veri e propri demoni incarnati, che non meritano di vivere. Mio cugino era un angelo ferito che non poteva volare ma che insegnava a tutti quelli che aveva accanto come si faceva. Non dico cosi tanto per dire e non sono nemmeno uno di quelli che parla bene di chi è malato solo perchè mi faccio impietosire. Luca aveva una luce dentro di se, una luce diversa da quella del sole che non ti abbagliava se la fissavi troppo a lungo ma che al contrario ti avvolgeva entrandoti nell' anima. Come può Dio permettere tutto questo ? Perchè lascia vivere il lupo e fa morire di stenti il suo gregge ? Perchè nascono bambini che se sono fortunati muoiono subito e se non lo sono si spengono dopo atroci sofferenze ? Come puoi Tu, se esisti davvero, rimanere insensibile a tutto questo ? Questo gridavo a Dio mentre non sentivo altro in bocca se non il sapore delle mie lacrime... Non è che adesso sia passato tutto, anzi ci sono ancora momenti in cui queste domande riaffiorano e con esse il mio smarrimento... Però forse , cosi la vedo io , Gesù ha voluto rispondere al mio grido di dolore e lo ha fatto dicendo ; vieni da me cosi come sei, pieno di odio per me, pieno di dubbi, pieno del tuo dolore... Ho 31 anni e in quel momento, mentre leggevo la preghiera, sentivo che per la prima volta Gesù mi parlava.."Ce ne hai messo di tempo" gli ho detto ma mentre lo dicevo non avevo rancore, solo parole di ringraziamento...
Da quel momento ho sentito la Sua presenza e quella di Maria in tante piccole cose. Quando mi sento triste ci sono momenti in cui sento un lieve suono di campane , un profumo di fiori in posti chiusi , il tocco di una mano appoggiata sulla spalla... Coincidenze , suggestioni. Forse e forse no ma sento sempre nel mio cuore, in quei momenti, come se qualcuno dicesse; " Sono qui con te , non temere". Qualcuno ha detto : "Vivi avendo un grande desiderio di santità ma fai anche le cose più piccole con amore". Le cose piccole , le cose umili fatte in silenzio, come una mano che ti sfiora appena la spalla e ti fa sentire che non sei solo...

Caro Simone,
dalle tue parole emerge tanta sofferenza per la perdita di Luca, ma anche tanto dolore per qs morte incomprensibile...
Il tuo smarrimento, il tuo urlo verso Dio, alla fine si sta trasformando piano piano in preghiera!
Mi direbbe da dire che "le Sue vie, non sono le nostre vie!"
Coraggio, mi raccomando non mollare!
Ora ti saluto, anche perchè fra poco arriva il mio fidanzatino dall'ospedale, (è medico, però è un medico che lavora col cuoore !) e mi complimento anche con te, perchè vedo che ormai ti stai muovendo nel nostro forum con gran disinvoltura, lasci pure poesie!!!
A presto!