L'amore di Dio

"Cristo Gesu',pur essendo nella condizione di Dio,non ritenne un privilegio l'essere come Dio,ma SVUOTO' se stesso assumendo una condizione di servo,diventando simile agli uomini...Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce."(fil 6)
San Paolo ci mostra Gesù annichilito, svuotato di se stesso ,offrirsi al supplizio per l'amore che ci porta,anche a me che non ne sono degna,consapevole fino in fondo dell'orrore che lo aspettava e contemporaneamente sicuro che avre bbe potuto evitarlo ,se lo avesse voluto.
Il dono di se stesso è quanto di più grande si possa fare per dimostrare l'amore,eppure ci è,mi è ,tanto difficile portare avanti questo progetto,svuotarmi di tutte le sovrastrutture,di tutti i pregiudizi,di tutte le meschinità e i rancori per offrire lil mio cuore puro al mio Signore.

È proprio vero cara Melania.
La Chiesa oggi, attraverso la festa dell’ Esaltazione della Santa Croce, ci invita a fissare i nostri occhi sulla croce di Cristo, guardandola però nel suo aspetto salvifico e glorioso, non come motivo di pianto ma di gioia e di vanto.
Il Santo Padre, rivolgendosi in modo particolare ai giovani, nella veglia di preghiera che ha tenuto a Notre Dame, ci ha invitati a non portare perciò la croce al collo “come ornamento, né come un gioiello… ma come simbolo prezioso della nostra fede, segno visibile del legame con Cristo … simbolo della sapienza di Dio e del suo amore infinito rivelatosi nel dono salvifico di Cristo morto e risorto per la vita del mondo”.
La mia preghiera per me, per la nostra comunità e per tutti i cristiani è che possiamo fare nostre le parole di Paolo: “Quanto a me non ci sia altro vanto che nella Croce del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Gal 6, 14).

Ciò che scrive Sant'Agostino rispecchia la nostra condizione.Che cos'è la vita se comparata all'eternità?Un granello di sabbia rispetto al mare,una piuma nell'infinità del cielo.Le nostre pene più grandi,la nostra vita sulla terra,i nostri errori, le nostre passioni non sono altro che aliti di vento.Oggi viviamo,domani non ci saremo più,ebbene solo allora sento che tutto inizia e nulla finirà.

A volte pesa così tanto la stessa carcassa che allo stesso tempo amiamo tanto custodire come se essa fosse eterna, come se fosse eterna la nostra stessa vita...
Oggi mi trovavo in treno e proseguendo la lettura del libro che in questo periodo ho "sul comodino" mi sono imbattuta in un passo davvero illuminante...
" Guarda il sandolino, e ammira, ti prego, con quanta onestà, dignità, e coraggio morale, lui ha saputo trarre dalla propria totale perdita di funzione tutte le conseguenze che doveva.
Anche le cose muoiono, tant'è meglio lasciarle andare. C'è molto più stile, oltre tutto, ti pare?"...
Se la natura è soggetta ad un certo percorso, vuol dire che una ragione c'è. Che le cose forse devono per forza andare così. Non è determinismo il mio, è solo frutto di una semplice osservazione del mondo, delle cose, della mia stessa vita...
C'è un pensiero che però mi ha sempre affascinato: se non c'è morte, non ci può essere rinnovamento!, dalla fine di una cosa scaturisce l'inizio di una nuova, così nascita e morte sono cose più vicine che mai! sono necessarie e si implicano a vicenda. pensiamo al ciclo della natura, pensiamo al nostro corpo, pensiamo al tempo della nostra vita... quando sono nate cose nuove?
Quando sono morte le cose vecchie e si è fatto spazio, si è creato il vuoto! C'è al mondo un luogo nel quale ho lasciato il cuore fra tutti, e lì per la rima volta ho letto questa frase: " Ego vox clamantis in deserto: Tempus breve est". (sono la voce di colui che grida nel deserto: il tempo si è fatto breve). Il tempo si è fatto breve... lascia un sapore salato in fondo alla bocca rimuginare sulla lingua questa frase, e non so perchè ma a me sotto un certo aspetto mi consola e mi inquieta allo stesso tempo... anche se ancora non sono stata capace di assorbirla bene nella mia vita. Credo però che l'amore di Dio si manifesti anche così: meno tempo infatti abbiamo più siamo spinti a cercare l'essenziale.

"...tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati..(Luca9,17).
Gesù non manda mai via nessuno a mani vuote,dona il Suo Amore a chiunque Gli si avvicina..quanto è diverso il Suo Amore dal nostro! il nostro amore ha sempre in se'una vena di egoismo ,di gelosia,di chiusura.Il Suo è gratuito ,sconfinato,si moltiplica,soddisfa i bisogni che abbiamo.Io Gli chiedo ,per me e per tutti i membri della nostra comunità,di aiutarci ad imparare da Lui a dar da mangiare noi stessi a chi ci è vicino e a chi sentiamo lontano dal nostro cuore.Grazie ancora Signore per avermi mostrato come sono piccola e gretta e quanta strada devo ancora percorrere.