Per rispondere a questa discussione uso uno dei consigni di "Tonino Bello":
Pace non è la semplice distruzione delle armi. E non è neppure l'equa distribuzione dei pani a tutti i commensali della terra.
Pace è mangiare il proprio pane a tavola insieme con i fratelli. Pace è convivialità delle differenze. Un'etica da vivere.
Gli eserciti di "pace", aiutano le persone in difficoltà, non vanno certo a fare la guerra, anzi dovremo essere orgogliosi di loro, rischiano la loro vita per aiutare le persone oppresse dalla schiavitù...pensate... in quei posti i bambini si aggrappano ai nostri militari e chiedono un po' di cioccolata in cambio di colpi di fucile.
Quanti militari italiani sono morti solo per fare del bene, pensate a Nassirya... li in quel luogo i nostri carabinieri erano riusciti a portare un po' di sorriso e di spensieratezza, erano riusciti a dar coraggio alla popolazione, invitandoli ad andare a votare, e sono stati sterminati. Il loro è un lavoro difficile e rischioso, a me piace vederli come una sorta di missionari, è vero, non portano il Vangelo, proclamano la parola del Signore, e in più sono stipendiati, ma loro portano speranza, portano medicinali, portano cibo, portano acqua che in quei luoghi è scarsa, portano "tecnologia", riparano ponti, bonificano i terreni delle mine, costruiscono depuratori... ma tutto questo ai tiranni di quel luogo da fastidio, per questo i nostri uomini rischiano la vita ogni secondo. I nostri eserciti non vanno a fare guerra, purtroppo la subiscono.