Essere magre è sinonimo di bellezza e di potere?

Provate a leggere questa storia in cui mi sono imbattutto stamattina proprio in vista dell'estate. Mi domando: e' possibile pensare che essere magre è sinonimo di bellezza e di potere? Chi è anoressica ha un problema, chi ha un problema rifiuta di ammetterlo. In internet si trovano un sacco di blog deficienti di ragazzette che sognano di entrare in una taglia 38 perchè SONO FIGA mi fanno una tristezza immensa. Se i blog Pro Ana (ana sta per anoressia) fossero una specie di supporto psicologico per parlare dei propri disagi,farsi forza a stare meglio,a riconquistare l'autostima..la troverei una cosa positiva...ma darsi consigli su come vomitare..o peggio,la trovo una cosa idiota!Non voglio sindacare con chi ha DAVVERO un problema,il mio primo contatto con l'anoressia è avvenuto alle scuole medie,per via di una compagna di banco che tra l'altro era pure celiaca (giusto per non farsi mancare niente)
Negli anni ho assistito alla sistematica distruzione di un corpo perfetto,dentro una vita apparentemente perfetta ma nella realtà ... tutta apparenza!
Leggete con attenzione quanto segue e alle ragazze che pensano che dimagrire è segno di autodeterminazione e potere dico solamente: " FATE ATTENZIONE...PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI". Aspetto storie di chi ha avuto a che fare con questa malattia. A questi fratelli e sorelle ammalati dico: "non abbiate paura, chiedete aiuto e cercate di capire che ognuno di voi ha delle qualità che altri non hanno!"

Questa è la mia storia:
Sono una ragazza di 20 anni che soffre di un grave problema: l’anoressia!
Tutto è cominciato perché ero fortemente invaghita di un ragazzo che non mi guardava neppure e questo perché a mio parere ero troppo grassa per lui. Pesavo 90 kg e questo mi faceva sentire fortemente in difficoltà rispetto alle mie amiche quasi tutte perfette e con gli attributi al posto giusto. Così mi sono imbattuta su siti che parlavano di diete e proponevano prodotti miracolosi per dimagrire velocemente. All’inizio è stato molto facile convincermi che anche io potevo farcela, anzi mi dicevo: devo farcela. Nonostante lo stress fisico che mi prendeva a causa del mio lavoro non mi arrendevo e rifiutavo tutto quello che aveva come nome calorie. Le combattevo con tutte le mie forze. All’inizio non capivo cosa mi stava accadendo, sentivo solo un'incredibile desiderio di dimagrire e volevo semplicemente essere carina. All'inizio tutto bene perché stavo dimagrendo, ma poi man mano la cosa è peggiorata: iniziavo a diminuire sempre di più, la dieta effettivamente funzionava e il fatto di perdere peso era un rinforzo positivo a mantenere questo mio comportamento. Poi a peggiorare la situazione è stato il fatto che ero venuta a conoscenza che la mia migliore amica era riuscita a conquistare quel ragazzo da cui dipendeva tutta la mia vita e questo mi ha fatto cadere in un baratro profondo. Io in quel momento mi sono sentita molto sola, molto tradita e probabilmente anche questo ha contribuito. Insomma sono arrivata alla fine dell'estate che ero dimagrita veramente tanto e si era accentuata tantissimo questa ossessione per il cibo. Mi svegliavo la mattina e pensavo a cosa avrei mangiato fino a sera per cui c'era questo pensiero assillante e tutto ruotava attorno al cibo.
Se all'inizio la dieta l'avevo cominciata per piacere agli altri, ero arrivata al punto che mi interessava piacere solo a me stessa e raggiungere il mio obiettivo che era perdere sempre più peso. La fame c'era, infatti chi pensa che un'anoressica sia tale perché non ha fame sbaglia perché, in realtà, lei ha fame solo che ha un controllo micidiale su questa fame.
Io dicevo a pranzo devo mangiare tot, a cena tot e non sgarravo, anzi il fatto di aver fame e di sapere di riuscire a controllarla era una vittoria, io mi sentivo la più furba.
Ma le cose cominciavano a non andare più bene! Ogni giorno che passava mi sentivo sempre più debole…non riuscivo nemmeno più a camminare. Da questo momento la crisi fu tale da indurmi ad escogitare assolutamente un modo per non prendere peso. Ne trovai uno “fantastico”, che mi permetteva di mangiare tutto ciò che volevo senza mettere su neppure un grammo. Fu l’inizio della bulimia e fu anche l’inizio della fine. Da allora la situazione precipitò rovinosamente. Mi abbuffavo fino a 10 volte al giorno, tutti i giorni, compensando con vomito autoindotto altrettante volte.
Alla fine grazie ai miei cari, che hanno sempre in punta di piedi cercato di aiutarmi ad avere più fiducia in me stessa, perché questo era il problema di fondo, sto riuscendo ad uscire da questo bruttissimo tunnel che mi ha fatto vedere la morte in faccia più di una volta. Alle persone che soffrono di questo disturbo direi che quella che stanno conducendo non è vita ! Che è un lento suicidio, ho visto persone morire e altre suicidarsi….ringrazio Dio per avermene fatto accorgere giusto in tempo!

Numero di messaggi : 83 Età : 37 Data d'iscrizione : 14.12.07

grazie donfy per aver aperto un topic così importante...
è un dramma, quello dei disturbi alimentari, che si consuma spesso sotto i nostri occhi, silenziosamente e non sappiamo nemmeno come fare per fermarlo... a volte ci si sente davvero impotenti.
personalmente penso, anzi, sono convintissima, che essere magre non vuol dire proprio nulla, non significa nulla. vedo tante persona che sono belle in carne e sono felici, hanno imparato ad accettarsi, e sono molto più affascinanti e sicure di sè di quelle che teoricamente possono rispondere maggiormente ai canoni di bellezza imposti dalla società.

purtroppo molte di noi non hanno ancora capito che non siamo carne da macello, che abbiamo una personalità che di certo non viene oscurata da un paio di chili in più...
penso che dimagrire faccia anche bene, in alcuni casi, specie quando di mezzo ci va la salute, ma ogni cosa ha la sua misura, e si arriva ad un limite oltre il quale bisogna accettarsi necessariamente per come si è! perchè la natura non può essere modificata, può essere però valorizzata! e a mio parere non c'è nulla di meglio! un corpo bello non significa un corpo perfetto, ma curato e amato, valorizzato perfino nei suoi "difetti", che alla fine sono solo delle particolarità che non ci permettono di confonderci con gli altri!

se a me piace il cioccolato,o se mi piacciono i dolci, o se mi piace la buona tavola, la compagnia, allora mi piace semplicemente vivere, e questo è del tutto naturale! vuol dire trovare nella dimensione del mondo il modo di esprimere la mia presenza e la mia personalità! ma chi rifiuta il suo corpo, penso che rifiuti ancor peggio la sua stessa natura, e il mondo fuori. così però si perdono un sacco di opportunità, si spreca vita preziosa che potrebbe essere fatta di relazioni sociali, di scoperte uniche, di gioia, addirittura si potrebbe scoprire di essere belle così come si è, ed essere accettate così dalle persone che davvero ci amano! imparare a prendersi cura di sè, anche se non si è perfette - e alla fine questa perfezione cos'è? ed è davvero così necessaria???-

come del resto non condivido le donne che ricorrono alla chirurgia estetica per motivi di pura vanità! è una sciocchezza! e mi dispiace per loro che a 20 come a 50 anni, perchè si sentono vuote dentro, cercano di rimpinzarsi di silicone... il problema non è il seno perfetto o eliminare le occhiaie e il doppio mento... il problema è dirsi: io come vivo? come sto? la sento mia questa vita, oppure cerco di camuffarmi sotto le sembianze di qualcuno che alla fin fine non sono io?!

io non sono perfetta, in nessun aspetto della mia esistenza, per fortuna! e ne sono felice, perchè se mi ritenessi perfetta, forse sarei molto peggio di quello che sono in realtà, perchè crederei di me qualcosa che di fatto non c'è e che mai potrò raggiungere, ma la cosa più bella sta nel fatto che, nonostante le mie numerose imperfezioni, ho incontrato delle persone che mi conoscono e che hanno imparato ad amarmi così come sono!
e io mi vado bene così... non mi cambierei per nulla al mondo, anche quando metto su pancetta e fianchi e i miei amici me lo fanno scherzosamente notare... perchè so che il legame che c'è tra noi non dipende certo da quanto si sposta in avanti o indietro lo stupido ago di un' insignificante bilancia...

comincio col raccontarvi la cosa più buffa accaduta mentre leggevo il topic di donfi e la risposta di "bauletta": si è aperto un pop up che mostrava una donna in carne con accanto una scritta a caratteri cubitali, "SCOPRI QUAL E' IL TUO PESO FORMA"!!! buffo, no???

a scrivervi è una che, anche se talvolta non sembra, porta la 38-40, che non ama varie parti del suo fisico, e che spesso nella propria vita si è sentita e si sente deridere per alcuni aspetti fisici non strettamente legati al peso, uno per tutti l'altezza! proprio per questo (e per altri motivi) mi sento di dire che capisco un pò in più cosa passa nella testa di una persona che non si sente accettata dai suoi simili IMPERFETTI COME LEI; una persona che si sente rifiutata, beffeggiata, derisa, pensa che per poter essere accettata deve cambiare, deve omologarsi e al 90% è disposta a fare qualsiasi cosa pur di non sentirsi sola!
anch'io ho seguito una dieta, da poco, cominciata per liberare un pò la schiena e diventata un modo per stare meglio con me stessa in un momento di smarrimento e di dolore, e ammetto, per la prima volta, che quando ho cominciato il cosiddetto mantenimento e ho provato fame, (preciso che in 5 settimane di dieta non ho desierato ciò che non potevo mangiare e non ho sgarrato neanche mezza volta) talvolta ingozzandomi, ho pensato di evitare di accumulare calorie provocandomi il vomito, ma ho subito capito che una sola volta ti fa entrare in una spirale da cui difficilmente si riesce ad uscire e ho tenuto duro, ho lottato contro me stessa per non farlo!
è proprio per questo che capisco cosa possono provare le persone che purtroppo non riescono ad evitare di cadere in questa trappola ed è proprio per questo che sono sempre più convinta che se si deve affrontare una dieta la si deve affrontare prima di tutto col cervello!
queste diete fai da te a base di conati non portano bellezza nè tanto meno potere!
e mi trovo pienamente d'accordo con "bauletta" quando dice che può ingrassare quanto vuole (e noi la chiamiamo ironicamente bauletta) ma ciò che le persone a lei care pensano di lei come persona non può certo cambiare!
dovremmo imparare ad amare un pò di più la nostra vita, perchè è un dono, un UNICO grande dono di cui non conosciamo la durata, un dono fuggevole che meriterebbe di essere vissuto al meglio e non sprecato correndo dietro a stupidi falsi miti...
siamo imperfetti???
e chi se ne frega!
certo se ci fossero meno persone che cercano di ridicolizzarci sarebbe meglio, ma il mondo è imperfetto...

Numero di messaggi : 83 Età : 37 Data d'iscrizione : 14.12.07

rossella ha scritto:: comincio col raccontarvi la cosa più buffa accaduta mentre leggevo il topic di donfi e la risposta di "bauletta": si è aperto un pop up che mostrava una donna in carne con accanto una scritta a caratteri cubitali, "SCOPRI QUAL E' IL TUO PESO FORMA"!!! buffo, no???

a scrivervi è una che, anche se talvolta non sembra, porta la 38-40, che non ama varie parti del suo fisico, e che spesso nella propria vita si è sentita e si sente deridere per alcuni aspetti fisici non strettamente legati al peso, uno per tutti l'altezza! proprio per questo (e per altri motivi) mi sento di dire che capisco un pò in più cosa passa nella testa di una persona che non si sente accettata dai suoi simili IMPERFETTI COME LEI; una persona che si sente rifiutata, beffeggiata, derisa, pensa che per poter essere accettata deve cambiare, deve omologarsi e al 90% è disposta a fare qualsiasi cosa pur di non sentirsi sola!
anch'io ho seguito una dieta, da poco, cominciata per liberare un pò la schiena e diventata un modo per stare meglio con me stessa in un momento di smarrimento e di dolore, e ammetto, per la prima volta, che quando ho cominciato il cosiddetto mantenimento e ho provato fame, (preciso che in 5 settimane di dieta non ho desierato ciò che non potevo mangiare e non ho sgarrato neanche mezza volta) talvolta ingozzandomi, ho pensato di evitare di accumulare calorie provocandomi il vomito, ma ho subito capito che una sola volta ti fa entrare in una spirale da cui difficilmente si riesce ad uscire e ho tenuto duro, ho lottato contro me stessa per non farlo!
è proprio per questo che capisco cosa possono provare le persone che purtroppo non riescono ad evitare di cadere in questa trappola ed è proprio per questo che sono sempre più convinta che se si deve affrontare una dieta la si deve affrontare prima di tutto col cervello!
queste diete fai da te a base di conati non portano bellezza nè tanto meno potere!
e mi trovo pienamente d'accordo con "bauletta" quando dice che può ingrassare quanto vuole (e noi la chiamiamo ironicamente bauletta) ma ciò che le persone a lei care pensano di lei come persona non può certo cambiare!
dovremmo imparare ad amare un pò di più la nostra vita, perchè è un dono, un UNICO grande dono di cui non conosciamo la durata, un dono fuggevole che meriterebbe di essere vissuto al meglio e non sprecato correndo dietro a stupidi falsi miti...
siamo imperfetti???
e chi se ne frega!
certo se ci fossero meno persone che cercano di ridicolizzarci sarebbe meglio, ma il mondo è imperfetto...

Ben detto rossellina!!!! Wink

Numero di messaggi : 20 Data d'iscrizione : 02.05.09

...non so da dove cominciare. Pensieri e sentimenti contrastanti si azzuffano nel mio cervello e ciascuno vorrebbe prevalere.
Tento di imporre loro un po’ di ordine.
Bulimia, anoressia, disturbi dell'alimentazione...quanto se ne parla, quanto chiacchiericcio impersonale, superficiale, ignorante, il mio non è da meno.
Nonostante abbia letto qualcosa sull'argomento, resta la mia ignoranza oceanica, ma in questo momento prevale, come sarà capitato a chi mi ha preceduto, un impulso dettato dal cuore.
A naso, le implicazioni di questa MALATTIA, non ancora pienamente accettata come tale, sono molteplici e tutte intrinsecamente collegate.
Bulimia e anoressia investono l'aspetto della salute, della psiche e direi...dello spirito.

Come Rossellina, vorrei tentare di entrare per un attimo nella mente e nei "panni" di chi sta percorrendo, magari inconsapevolmente, questa strada in discesa a 200 km all'ora e non ha freni.
Immagino vagamente la reazione alle nostre speculazioni in materia: ...e tu che ne sai? Tu entri in una 40/42, io non "entro" nemmeno attraverso la porta di un negozio!
Tutti ti chiamano, tutti ti cercano, tutti chiedono il tuo parere! E io? Nonostante la mia "stazza", a volte risulto totalmente invisibile! E poi, vogliamo parlare dell'estate? Sai quante battute e sguardi divertiti ho dovuto sopportare a causa della mia "abbondanza" fisica! Gli epiteti e paragoni legati ai cetacei e al mondo nautico, direi che vanno "a gonfie vele" durante la bella stagione! Bella per gli altri, non per me! Flirt sulla spiaggia, per gli altri, per me sono OFF LIMITS!

Cara/o capisco, … sai mi rendo vagamente conto, mi ricordo che ero al liceo ed ero un po’ in carne, beh, per un’estate intera non sono andata al mare perché mi sentivo un po’ troppo tonda.
Un’altra volta, al contrario, ero semplicemente un po’ più “apparecchiata”, sai un po’ di trucco (quel magico effetto che fa, talvolta, apparire una bellezza che non c’è), un abitino più femminile, il capello svolazzante, e anche il fruttivendolo mi sembrò più cortese, forse mi fece anche uno sconto!
O qualche periodo in cui, venuto meno un legame affettivo importante, mi sono sentita tradita, abbandonata, a tratti svuotata, la reazione è stata quella che forse tu conosci, e quindi … dimagrivo.
All’inizio mi piacevo anche di più, indossavo tutto più facilmente, ma dopo il primo momento di euforia, in cui mi sentivo in formissima, piena di energia, ho dovuto constatare che a causa del mancato apporto calorico, iniziavo ad essere spesso debole, ciò che facevo era più faticoso, sembravo malata, senza dire poi del fastidio allo stomaco ogni volta che mangiavo qualcosa.
Come darti torto, in una società radicata nel culto dell’esteriorità, della perfezione fisica, dell’apparenza; un mondo in cui “vali”, solo se sei in un certo modo!
Mi rendo conto che l’accettazione sociale è importante e che la maggior parte di noi ha un limite, diciamoci la verità: il primo impatto è sempre di tipo visivo e, bando alle ipocrisie, penso che maschio o femmina, siamo in qualche modo influenzati e orientati dal nostro primo vedere.
E’ paradossale, ma è un vedere cieco.

Caro/a, comprendo le tue obiezioni, percepisco la tua rabbia, la tua sofferenza, però ti chiedo di fare attenzione.
Una delle prime illusioni che i disturbi alimentari danno, sono simili a quelli dati dalla dipendenza dalla droga, si pensa a tutta prima di essere “onnipotenti”, di riuscire a gestire il proprio corpo, i propri bisogni con un semplice atto di volontà, di poter smettere quando si vuole, ignorando, che ad un certo punto, il corpo si ribella e la persona non è più padrona di niente, men che meno di se stessa. Questa astensione dal cibo è una MALATTIA!
Perciò ti dico attento/a!
Anche se hai perso peso, mi rendo conto che l’immagine fisica, non corrisponde a quella mentale che hai di te stesso/a, e continui a percepirti grasso/a, ma è solo un fatto mentale, e quindi continui a perseverare nei digiuni, anche per dimostrare a tutti, quanta determinazione hai.
Non andare oltre! Potresti superare un limite pericoloso, piano piano il tuo stomaco, il tuo organismo potrebbe avere la meglio e cominciare lui a rifiutare il cibo! E’ cronaca la morte per anoressia di modelle che hanno cominciato per lavoro, poi è diventata ossessione, malattia irreversibile e morte. Quante adolescenti sono rinchiuse in strutture specializzate e, se va bene, per alcune c’è un percorso lungo! Bisogna fermarsi in tempo, perché comunque, anche se ci si “sveglia” in tempo, l’organismo potrebbe subire danni per la mancanza di elementi vitali alla sua funzionalità.

Non mangi, ma sei ossessionato/a dal cibo, lotti contro i morsi della fame.

Lo so che adesso mi mandi a quel paese, ma mi chiedo, che fame hai? Di attenzione, di gratificazione, di tempo da parte di chi ami? Di considerazione? Sparire fisicamente per “segnalare” la tua presenza, la tua esistenza?

No, non chiuderti a guscio, forza! Non far parlare il tuo corpo che si svuota, arrabbiati, urla, strepita, è chiaro anche per te che non sei solo il tuo corpo! Ci vuole coraggio, certo, ma prova!
Non bisogna essere proprio professionisti del settore, per capire la stretta relazione che c’è tra cibo e amore, basti pensare alle prime percezioni di un neonato, si nutre e ama chi dà se stessa per nutrirlo.
Quindi … pensaci!

Poi mi viene una domanda, magari ti sei incamminato/a anche in un percorso di fede.
Chi comincia ad avere questo tipo di disturbo, dice una quantità di balle enormi per celare i digiuni, come si fa a mantenere questo lato di sé e parallelamente professarsi leale, trasparente? Non si può! Non regge! Questa doppiezza non può prolungarsi, non si può camminare su un doppio binario, non ce la puoi fare, devi scegliere!

Non voglio fare anche il predicozzo e scomodare le Scritture, però, da qualche parte è scritto che “il corpo è il Tempio dello Spirito”, e sappiamo che Lui ci viene a trovare, vuole albergare in noi, ci chiede asilo, di essere ospitato; accogliamolo, predisponiamoci a questo, e allora la perfetta forma fisica, non avrà come metro di misura il centimetro.
Proprio in quanto “contenitore” sacro, è importante curare il proprio “involucro”, averne cura, conservarlo il meglio possibile, come quando una persona a te cara ti fa un regalo, ne sei fiera/o, è la dimostrazione dell’affetto che quella persona ha per te, e tu ne hai cura come cosa preziosa, e magari te ne vanti con gli altri.
Questo sei tu, regalo prezioso fatto a te e agli altri. La tua bellezza non avrà bisogno di rinunce ossessive per mostrarsi, trasparirà naturalmente dalla tua serenità, dalla tua pace interiore, dalla vita vissuta con pienezza e coraggio, con l’esperienza proficua della delusione e della caduta, con la gioia di conquiste nuove, mai sperate, con l’energia di chi è capace di confrontarsi in modo costruttivo, maturo e di aprirsi fiduciosamente a nuove sfide.

Il tuo “essere” avrà la meglio sul tuo “apparire”, e sarai capace di insegnare un modo nuovo di indirizzare il proprio sguardo sull’altro. Un po’ come sanno fare i bambini nella loro saggia innocenza, dovremmo imparare da loro, a guardare e non semplicemente a vedere.

Lo so, ti ho tediato abbastanza, ma non sono proprio riuscita a tacere, chissà se sei hai letto fino in fondo.

Solo un’ultima cosa, non pensare che la tua famiglia non abbia capito, soffre e spera con te, magari silenziosamente, abbi fiducia, apriti al dialogo e alla possibilità di percorrere nuove strade insieme.

Ora ti lascio ai tuoi pensieri, ti abbraccio.

Besos
Giusy

Numero di messaggi : 30 Età : 45 Data d'iscrizione : 22.12.07

Non voglio allungare la lista delle parole, ma parlo per esperienza vissuta, perchè anche io nel mio piccolo, so cosa vuol dire...e lo so davvero, ve lo assicuro!! Molto spesso come diceva anche Giusy, non è solo voglia di apparire, ma c'è qualcosa che si muove dentro e che mette in moto un meccanismo inverso, per cui senti che forse quello di non mangiare è l'unico modo per...risolvere il problema!! e vi assicuro che molto spesso le parole servono a poco!! Ora guardo tutto da un altra prospettiva, quella di che per grazia del Signore ha messo al mondo una vita!! e per la prima volta in vita mia ho guardato con gioia a quei chili che aumentavano vorticosamente (e se mi sono controllata e solo perchè il dottore mi ha detto che dovevo pensare al mio bambino)...dopo il parto 63 chilogrammi, vi assicuro che per una che è arrivata a pesarne 45 sono tantissimi!! ora grazie allo sport che mi fa fare mia figlia ne peso 58, ma vi assicuro che non vedo l'ora di rimetterne un altra decina!! forse vi potrà sembrare fuori argomento, e forse il mio intervento vuole anche esserlo, perchè credo che dire "fatti aiutare" a chi non vuole vedere che ha un problema serve a poco! io voglio solo dire...ma davvero non vuoi vedere cosa c'è dietro quel muro...davvero pensi che morire....,chiamiamo le cose con il loro nome, possa fare felice le persone che ti sono intorno, e risolvere tutti i problemi??!! tutti abbiamo un tempo...siamo così potenti da porter decidere noi quanto viverne?? no...siamo solo uomini e donne che devono lottare...altrimenti che sfizio c'è...lottare...lottare...lottare...per godere di ogni attimo, quelli tristi come quelli di gioia!! Se qualcuno che vi sta intorno vi chiede cosa hai, lo fa perchè vi ama...e allora cominciate a dire a quella persona cosa vi succede...vi ama...vede oltre il muro...e così tutto sembrerà più reale e comincerete ad uscire fuori da quella vita irreale, quasi un sogno, che ruota solo intorno al cibo e al vomito...il resto verrà da se!!! e a chi sta intorno, l'amore non è mai abbastanza!!!